La Valcamonica è conosciuta in tutto il mondo per le sue incisioni rupestre, riconosciute dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità nel 1979. La Riserva naturale Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo con i sui 290 mq è l’area archeologica protetta più grande della Valcamonica: boschi, pianori e antichi terrazzamenti agricoli celano 555 rocce istoriate in epoca preistorica e medievale distribuite in 25 aree archeologiche che, per ragioni di conservazione e tutela, sono solo in parte aperte alla visita turistica, ben visibili e raggiungibili comodamente. Ogni percorso è in grado di offrire suggestioni e scenari unici per chi voglia addentrarsi nella magia dell’arte rupestre. Tutti i sentieri sono ben manutenuti e segnalati, le rocce istoriate sono affiancate da pannelli descrittivi in italiano e inglese.
L’accesso privilegiato è presso il Museo di Nadro (che offre i servizi di biglietteria, informazioni e accoglienza) e prosegue in uno dei tre percorsi di visita da Nadro di Ceto (per Foppe), da Cimbergo (per Campanine) e da Paspardo (per Plas – Capitello, In Vall e Sottolajolo).
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